La disfagia: percorso diagnostico e terapeutico

Un corso di B&C CONSULTING SRL.

L’iniziativa formativa è composta da un unico modulo della durata di 16 ore e si svolgerà completamente in presenza. Il modulo è articolato in 2 unità didattiche: • La prima unità didattica riguarda l’anamnesi generale e specifica del paziente, l’osservazione del paziente e l’esame clinico della deglutizione. In questa unità didattica vengono fornite le competenze per analizzare il quadro clinico del paziente, infatti la disfagia può essere associata ad un ampio numero di condizioni neurologiche come ictus, morbo di Parkinson, demenza, inoltre può manifestarsi in soggetti anziani sani a causa di modificazioni dell’orofaringe dovute all’età, in soggetti con un deficit neurologico subclinico, ma può dipendere anche da cause psicosomatiche e dall’uso di alcuni farmaci. Questa unità didattica avrà una durata di 8 ore di cui 3 teoriche e 5 di esercitazioni pratiche. • La seconda unità didattica riguarda la fase terapeutico-riabilitativa. Anch’essa avrà una durata di 8 ore di cui 3 teoriche e 5 di esercitazioni pratiche. In questa unità didattica vengono fornite le competenze necessarie per una terapia finalizzata al recupero di una deglutizione fisiologica o, se questo non è possibile, di una deglutizione funzionale, caratterizzata da una maggiore durata dell’atto deglutitorio, eventuali limitazioni dietetiche, adozione di posture facilitanti. Alla fine del modulo è prevista una prova di verifica teorica (test di apprendimento) e una prova pratica.

La patologia disfagica interessa diverse tipologie di pazienti. Questa patologia è particolarmente presente nelle persone anziane e si riscontra particolarmente tra gli ospiti delle strutture residenziali geriatriche (RSA), meglio note come “Case di riposo”. Il disturbo della deglutizione e alimentare/idrico che ne può conseguire ha un’importantissima rilevanza, nell’ottica di una popolazione sempre più anziana.
Ciò premesso gli obiettivi specifici di questa iniziativa sono:
Acquisire le competenze necessarie per effettuare una diagnosi precoce della disfagia nel paziente anziano, allo scopo di evitare complicanze come l’aspirazione tracheo-bronchiale, la polmonite ab-ingestis; la malnutrizione e la disidratazione;
Acquisire le competenze necessarie per mettere in atto il piano riabilitativo elaborato dallo specialista in base all’eziopatogenesi, alla fase morbosa in cui si trova il paziente e al grado di responsività.

Capacità di riconoscere i sintomi della disfagia;
Capacità di individuare il rifiuto del pasto e di trattarlo in un’ottica di equipe interdisciplinare nella prevenzione della malnutrizione/disidratazione;
Capacità di applicare le precauzioni atte a garantire la sicurezza del paziente disfagico per prevenire il rischio clinico di ab-ingestis;
Capacità di attuare pratiche riabilitative nel rispetto della sicurezza del paziente e del mantenimento del benessere legato al pasto.

Al termine del modulo sarà condotta una verifica dell’apprendimento attraverso un TEST STRUTTURATO ed una “PROVA PRATICA SIMULATA”.
La prova consisterà in una simulazione da svolgere in un tempo congruo, durante il quale saranno valutate le competenze acquisite relativamente al trattamento della disfagia.
La prova sarà aggiuntiva rispetto al test di apprendimento. Il superamento di entrambe le prove consentirà di ottenere la “DICHIARAZIONE DI COMPETENZE” rilasciata dall’attuatore.

Daniela Piras

formazione@bcconsulting.it

La disfagia: sintomi e terapie

Il modulo è articolato in 2 unità didattiche della durata di 8 ore ciascuna. All’interno del modulo verranno dedicate 6 ore agli aspetti teorico-procedurali e 12 ore alle esercitazioni pratiche.
All’interno del modulo verranno trattati i seguenti contenuti:
CARATTERISTICHE DELLA DISFAGIA
-Cos’è la disfagia: cause e sintomi
-Evidenze cliniche e regole generali
LA MESSA IN SICUREZZA DEL PAZIENTE
-Nutrizione per bocca o nutrizione artificiale
LA VALUTAZIONE ANAMNESTICA E LE EVIDENZE
-Dentizione e rilevanti danni a porzioni del vocal tract
-Dati sanitari oggettivi di interesse alimentare
-Dati di interesse logopedico
-Dati di interesse comunicativo (sensoriale, cognitivo e motorio)
LA CONDIVISIONE DI UN PIANO RIABILITATIVO
-Tabelle alimentari condivise
-Tabelle di monitoraggio di un trattamento
IL TRATTAMENTO RIABILITATIVO DELLA DISFAGIA E SUE COMPENSAZIONI
-Trattamenti riabilitativi legati alla disfagia
-Integrazione malnutriti e disidratati
-Supervisione alla dieta ed al pasto

Destinatari

I destinatari del modulo sono Infermieri, Operatori socio-sanitari (OSS), Ausiliario socio-assistenziale (ASA), Operatore tecnico addetto all’assistenza (OTA), Logopedisti, Tecnici della riabilitazione, che operano all’interno di RSA, cliniche e hospice. In base al CCNL di riferimento (CCNL per il personale dipendente delle strutture sanitarie associate AIOP, ARIS E FDG) le posizioni previste coerenti con il target group sono le seguenti:
A3 e A4: Ausiliario socio sanitario specializzato AUSILIARIO SPECIALIZZATO; Addetto all’assistenza per anziani AUSILIARIO SPECIALIZZATO; Assistente ed Accompagnatore per disabili AUSILIARIO SPECIALIZZATO
B e B1: Operatore Tecnico addetto all’Assistenza (OTA); Ausiliari socio-sanitari specializzati;
B3 e B4: Operatore socio sanitario;
C1, C2, C3 e C4: infermiere generico
D, D1, D2, D3 e D4: Personale infermieristico; personale della riabilitazione; logopedista
DS, DS1, DS2, DS3, DS4: Caposala; Coordinatore di area riabilitativa e tecnico-sanitaria

Obiettivi dell’apprendimento

In base agli obiettivi specifici dell’iniziativa, sono stati individuati i seguenti obiettivi di apprendimento:
– Acquisire una conoscenza attorno al concetto di “Disfagia” (e dei suoi corollari all’interno di una realtà comunitaria);
– Saper riconoscere le evidenze a livello geriatrico, nell’anziano fragile,
– Saper individuare il rifiuto del pasto e trattarlo in un’ottica di equipe interdisciplinare nella prevenzione della malnutrizione/disidratazione.
– Saper applicare le precauzioni atte a garantire la sicurezza del paziente disfagico e prevenire il rischio clinico di ab-ingestis,
– Saper attivare pratiche riabilitative, in maniera diretta o di supporto (in base al Core Competence dell’utente) coerenti con il piano riabilitativo elaborato dallo specialista, nel rispetto della sicurezza del paziente e del mantenimento del benessere legato al pasto.

Modalità formativa

Lezioni frontali (Aula tradizionale)

Metodologia

Il modulo è progettato e erogato con una metodologia integrata, che prevede un’alternanza di metodologie di carattere cognitivo e di carattere attivo. La metodologia didattica di carattere Cognitivo sarà centrata sul contenuto dell’argomento oggetto del modulo, quindi lo strumento didattico sarà la lezione frontale.
La metodologia di carattere Attivo avrà invece l’obiettivo di facilitare l’apprendimento attraverso confronti in plenaria, esercitazioni, analisi dei casi, studio di Case-History.

Frosinone, Latina, Rieti, Roma, Viterbo,